Il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato, con delibera n. 231/18/CONS, le procedure per l’assegnazione e le regole per l’utilizzo delle frequenze disponibili nelle bande 694-790 MHz, 3600-3800 MHz e 26.5-27.5 GHz per sistemi di comunicazioni elettroniche di quinta generazione (5G).
Dalla gara di assegnazione lo Stato si aspetta un introito di almeno 2.5 miliardi di euro, di cui la metà a valere già da quest’anno. Sulla base del regolamento adottato, il Ministero dello sviluppo economico organizzerà la relativa gara che dovrà concludersi a settembre del corrente anno.
L’Autorità ha previsto di confezionare due lotti da 80 MHz e due lotti da 20 MHz all’interno della banda 3600-3800 MHz, con la previsione di un cap pari a 100 MHz.
Con il rilascio di questa banda, sarà possibile l’introduzione di tecnologie innovative (Massive Mimo e beamforming) capaci, ad esempio, di seguire l’utente con “fari di capacità” e abilitanti servizi innovativi (connected car, e-health, etc.).
Nei comuni più piccoli – sotto i 5000 abitanti – l’Autorità prevede, con la stessa banda, obblighi di copertura complementari a quelli previsti con i progetti in corso.
Con la banda 700 MHz, l’Autorità pone l’accento sulla necessità di fornire servizi di tipo radiomobile classico alla pluralità della popolazione, senza dimenticare le aree turistiche, spesso trascurate per la mancanza di una popolazione residente stabile, e le principali direttrici di trasporto (autostrade, ferrovie AV, corridoi europei) e nodi connessi (stazioni, porti, aeroporti).
Infine, nella banda 26 GHz, le cui caratteristiche di propagazione attenuano il problema delle interferenze, il regolamento dell’Autorità propone un modello innovativo di sharing, nel quale ciascun aggiudicatario di un lotto potrà usare le frequenze di tutti gli altri lotti laddove non utilizzate dagli altri aggiudicatari.
Il regolamento dell’Autorità favorisce infine lo sviluppo di nuovi attori nella catena del valore, tra cui operatori che realizzano esclusivamente l’infrastruttura fisica, nonchè service o partner provider, che collaborano con l’operatore titolare delle frequenze per offrire servizi 5G innovativi (ad esempio servizi dedicati a specifici settori e applicazioni verticali quali l’Energy l’eHealth, la smart mobility e, in generale, all’IoT, attraverso adatta connettività, fornita, ad esempio,con una “fetta” di rete).
(Fonte CorCom)