Deroga alla legge che imponeva dal nuovo anno di mettere sul mercato solo televisori con standard Dvb-t2 e codec Hevc. Ma le “rimanenze” dovranno essere abbinate a device che abilitano il nuovo standard.
C’è una via d’uscita per i rivenditori di televisori che al gennaio 2017 abbiano ancora in magazzino apparecchi televisivi non Dvb-t2 e Codec Hevc: la legge vieterebbe loro di metterli sul mercato ma il Mise in una nota interpretativa della norma offre loro un’alternativa alla rottamazione: potranno esaurire le scorte di magazzino, purché in bundle con un decoder esterno che abbia il tuner Dvb-T2 e Hevc.
La disposizione del ministero, così, consente la vendita degli apparecchi con i vecchi standard, purché siano entrati in magazzino prima del 30 giugno e non frutto di approvvigionamenti più recenti.
Secondo la disposizione del Mise i rivenditori che proporranno il vendita dopo il primo gennaio 2017 i vecchi apparecchi dovranno dare “adeguata informazione al pubblico sull’alternativa di acquisto tra un apparecchio televisivo integrato con un sintonizzatore digitale conforme e un apparecchio televisivo conforme soltanto mediante l’abbinamento con un decoder esterno”.
In ragione della finalità normativa di dotare i consumatori di apparecchi corredati con tutte le codifiche approvate dall’Itu, si ritiene che lo scopo previsto possa essere raggiunto anche con la presenza di un sintonizzatore esterno, purché venduto unitamente all’apparecchio televisivo (non conforme acquistato dal rivenditore finale esclusivamente entro il 30 giugno 2016, come risultante da evidenze documentali).
(Fonte: Corcom)